Quando l’alta pressione domina la scena del Mediterraneo per diverso tempo, è difficile smantellarla.
I tentativi solitamente sono plurimi prima di riuscire nell’impresa. E’ per questo che la saccatura in arrivo martedì 16 sull’ovest del Continente, per alcuni modelli non riuscirà nell’impresa di raggiungere l’Italia, limitando la sua azione alle Isole Maggiori tra martedì 16 e mercoledì 17, prima di sprofondare addirittura sul nord Africa.
Il modello ECMWF ne prevede invece maggior gloria con tentativo riuscito di portare precipitazioni almeno sui versanti tirrenici e sul nord-ovest. La carta barica evidenzia un’organizzazione della struttura responsabile del peggioramento, sufficiente a determinare un richiamo di correnti umide atte a provocare precipitazioni su tutti i versanti occidentali del Paese:
Ed ecco le conseguenze sul piano precipitativo, notate gli accumuli significativi sul Piemonte, la Liguria, la Sardegna, la Sicilia e in genere le coste del Tirreno sino a Napoli:
Secondo il modello GFS la saccatura avrebbe molte meno chances di successo e si limiterebbe a colpire le Isole Maggiori, come si vede da questa mappa:
In pratica per questo modello la resistenza dell’anticiclone risulterebbe determinante per frenare l’avanzata della saccatura, che finirebbe per terminare la sua corsa sull’Algeria.
Chi avrà ragione? Statisticamente l’anticiclone ha sempre una marcia in più, quindi al momento la previsione più probabile è quella che vede le precipitazioni arrancare sulle isole maggiori. Seguite comunque tutti gli aggiornamenti su MeteoLive.it