Potenziale MALTEMPO del 16-17: le regioni più colpite

Una saccatura potrebbe provare a sfondare sul Mediterraneo intorno alla metà del mese ma i modelli hanno ridimensionato giorno dopo giorno l’impatto che potrebbe avere sul nostro Paese. Come sempre infatti l’anticiclone, una volta insediato, risulta di difficile rimozione per le perturbazioni atlantiche, soprattutto se non sono supportate da un adeguato rifornimento di aria fredda, che puntualmente continua a mancare.
Dunque il guasto tra il 16 e il 17 potrebbe trasformarsi in una goccia fredda pronta a coinvolgere segnatamente le isole maggiori e l’estremo sud, come si vede in questa mappa barica al suolo prevista proprio per la serata di martedì 16 dicembre:

Notate l’opposizione dell’anticiclone sulla Penisola e la saccatura costretta ad agire segnatamente a ridosso delle Isole Maggiori, con un richiamo di correnti sciroccali (vettori rossi) umide che potranno determinare precipitazioni anche abbondanti sui settori orientali sardi e nel sud della Sicilia, come si vede in queste mappe:

Nuorese ed Ogliastra potrebbero ricevere accumuli anche superiori ai 70mm nell’arco di 24 ore, così come tra i 20 e i 30mm sono attesi a ridosso del settore meridionale della Sicilia, segnatamente nell’Agrigentino:

Nel corso di mercoledì 17 e sino all’alba di giovedì 18 i fenomeni punteranno sulla Calabria jonica, la piana di Metaponto in Lucania, il Tarantino e il Leccese in Puglia, ma con accumuli non superiori ai 10-15mm di pioggia. Sul resto d’Italia non dovrebbero verificarsi precipitazioni di rilievo a causa della resistenza dell’alta pressione.

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Alessio Grosso


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