Possibile MALTEMPO invernale con crollo dell’alta pressione: c’è una data

Quando l’alta pressione entra in azione, si sa quando arriva, ma si fatica a trovare una data in cui la vedremo fare le valigie e traslocare dal Mediterraneo verso altri lidi.
Tutti i modelli oggi vedono i potenziali peggioramenti che erano stati indicati nei giorni scorsi, ridimensionarsi di fronte intanto all’impeto delle correnti occidentali, che non hanno tempo di rallentare e scendere con le loro saccature a visitare il Mediterraneo, ma anche di conseguenza alla resistenza dell’alta pressione, che proverà in tutti i modi ad impedire l’ingresso del maltempo invernale sull’Italia.
Dunque i potenziali guasti del 14-15 e del 17 potranno determinare disturbi, magari riuscire a portare qualche pioggia a ridosso delle Isole Maggiori e sul Tirreno, ma potrebbero non farcela a scardinare il baluardo anticiclonico, mentre quanto si vede da sabato 20 in poi si.
Ecco dunque la data: sabato 20 dicembre.

E cosa accadrà in quella occasione? Una saccatura ben più organizzata delle altre, sfruttando anche una frenata delle correnti zonali, potrebbe sfondare nel Mediterraneo e dunque anche sul nostro Paese, determinando un peggioramento in stile quasi invernale con piogge, temporali, calo termico e neve dapprima sulle Alpi e poi anche lungo la dorsale appenninica sin verso i 1000m.
Sarebbe già un bel colpo, anche se non sappiamo se l’episodio rimarrà isolato o aprirà un varco per altri interventi perturbati di stampo invernale.
Ecco allora la saccatura prevista dal modello ECMWF per sabato 20 dicembre vista a 5500m:

Ed ecco le conseguenze a livello termico a 1500m, non c’è che dire, si andrebbe verso condizioni di freddo moderato che dal centro Europa, raggiungerebbe in parte anche l’Italia, in pratica l’inverno bussarerebbe alle porte della Penisola:

E a livello precipitativo? Le regioni che sperimenterebbero le precipitazioni più abbondanti risulterebbero Lombardia, Triveneto, specie Friuli Venezia Giulia, regioni tirreniche, specie alta Toscana, poiché le correnti si disporrebbero da sud ovest, lasciando in probabile “ombra pluviometrica” (cioè senza piogge) il Piemonte occidentale e il versante adriatico, ma al momento sono solo ipotesi, così come tutto il guasto in sé non può che avere un’attendibilità non superiore al 25-30%, considerando anche la distanza temporale, ma stamane è l’unico davvero degno di nota e con potenziali possibilità di riuscita. Ecco la mappa delle precipitazioni previste tra sabato 20 e domenica 21 sempre secondo il modello ECMWF:

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Alessio Grosso


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